Amazon: la logistica del gigante
Dal picking al cut off. Un viaggio all’interno degli stabilimenti italiani tratto dall'archivio dell'Industria Meccanica
Articolo pubblicato sul numero 706 novembre-dicembre 2016
Dal picking al cut off. Un viaggio all’interno degli stabilimenti italiani tratto dall'archivio dell'Industria Meccanica
Articolo pubblicato sul numero 706 novembre-dicembre 2016
Il “c’era una volta” di Amazon risale al luglio 1995, quando la piattaforma e-commerce nasce nel World Wide Web. Dal 2010 Amazon ha investito oltre 15 miliardi di euro in Europa in servizi ai clienti e in data center regionali. Il network logistico di Amazon Europa conta 29 centri di distribuzione, per un totale di oltre un milione e cinquecentomila metri quadrati di superficie.
Dal magazzino italiano vengono inviati pacchi a decine di milioni di clienti. Nel vecchio continente Amazon ha creato l’anno scorso oltre 10 mila nuovi posti fissi, che hanno portato il personale europeo della società a superare i 40 mila dipendenti. A partire dall’avvio delle sue attività in Italia nel 2010, Amazon ha investito nel paese 450 milioni di euro e creato 1.700 posti di lavoro. Il centro di distribuzione di Castel San Giovanni, che impiega più di 1.000 dipendenti, è stato aperto nel 2011, un anno dopo il lancio di Amazon.it, che offre più di 136 milioni di prodotti.
Il centro, situato in provincia di Piacenza, nella giornata di picco degli ordini registrata il 27 novembre 2015 (il cosiddetto Black Friday) ha evaso oltre 600 mila pacchi in Italia e verso oltre 50 paesi esteri. Il magazzino non si occupa solo degli articoli venduti da Amazon, ma anche dei prodotti offerti dalle aziende private che si affidano al servizio logistica di Amazon.
A novembre 2015 Amazon ha aperto il centro di distribuzione urbano di Milano (1500 mq) per il servizio ai clienti Amazon Prime Now. Nei suoi uffici a Milano, inaugurati nel 2010, impiega oltre 300 persone e altre 300 nel customer service, che ha sede a Cagliari.
Da agosto a ottobre 2016, Amazon ha aperto tre depositi di smistamento per incrementare la capacità e la flessibilità delle sue attività: 8.000 mq a Origgio (Varese), a circa 17 km da Milano, 3.000 mq nell’area industriale di Avigliana, a 15 km da Torino, e 4.000 mq a Porto di Mare nel quartiere Rogoredo a Milano. È stata annunciata l’apertura di un nuovo Centro di Sviluppo per l’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning a Torino e di un ulteriore centro di distribuzione che aprirà nell’autunno 2017 a Passo Corese, nel Lazio.
Amazon ha pianificato investimenti per 150 milioni di euro nel nuovo edificio, presso il quale saranno creati 1.200 posti di lavoro per 60.000 mq, il cuore della rete di distribuzione di Amazon nel centro e sud Italia.
Dentro un centro di distribuzione
Il centro di Castel san Giovanni, a Piacenza, è stato realizzato in nove mesi, è grande 86 mila metri quadrati, pari a 12 campi da calcio, e conta 830 dipendenti. È stato consegnato nell’ottobre 2013, dopo solo nove mesi di lavori.
I camion vengono scaricati nell’area di ricezione. Gli operatori estraggono i prodotti dalle scatole e ne scannerizzano ogni pezzo. Ogni pezzo viene inserito in una scatola gialla che è destinata al centro di stoccaggio. La rete di nastri trasportatori è lunga quattro chilometri. Nella fase di stoccaggio i lavoratori posizionano le merci nelle scaffalature libere più vicine.
Il centro di Castel san Giovanni, a Piacenza, è stato realizzato in nove mesi, è grande come 12 campi da calcio e conta 830 dipendenti
Inizia la fase di picking, in cui gli operatori individuano e raccolgono in sequenza i prodotti, seguendo le indicazioni dello scanner finalizzate a minimizzare i percorsi e a rispettare i tempi promessi al cliente. La maggior parte dell’attività è manuale ma supportata dalle informazioni del software. Lo scanner legge i codici a barre e determina il percorso, il nastro le convoglia nei box destinati ai vari corrieri. Dalla raccolta alla spedizione il software indica i numeri che restano da evadere prima di chiudere lo sportellone del corriere a cui sono indirizzate. Si chiama cut off.
Amazon offre ai propri clienti nuove occasioni per scoprire il "dietro le quinte" del centro di distribuzione attraverso visite organizzate. I tour riprenderanno a gennaio 2017. «Scoprire cosa accade dopo aver cliccato "acquista" sul sito Amazon.it ha sempre suscitato molta curiosità nei clienti - commenta Tareq Rajjal, amministratore delegato di Amazon Italia Logistica. Vogliamo offrire a tutti l’opportunità di osservare da vicino l'impegno dei nostri dipendenti che spediscono decine di milioni di pacchi ogni anno. Siamo molto orgogliosi del modo in cui serviamo i clienti e vogliamo permettere ai visitatori di vivere in prima persona l'attività all’interno dei nostri magazzini».
Amazon Innovation Award, nuove idee per la logistica dal Politecnico di Milano
Dopo aver visitato il centro di Castel San Giovanni, 200 studenti del corso di Logistics Management del Politecnico di Milano, suddivisi in gruppi da cinque componenti l’uno, hanno partecipato alla prima edizione dell’Amazon Innovation Award, lanciato da Amazon Italia Logistica. Tre i progetti premiati. La prima squadra ha presentato Polimasters, un miglioramento dei processi di prelievo della merce a magazzino. Al secondo posto Amazon Delight, una sorta di magazzino virtuale grazie all’utilizzo dei big data. Il terzo classificato è Amazon Buddy che scala il sistema di condivisione di consegne. I ragazzi sono stati invitati al quartier generale Amazon a Seattle assieme al docente, Alessandro Perego. È un esempio di collaborazione feconda tra azienda e università, l’una corrobora l’altra.
Osservatorio Contract Logistics e l’innovazione digitale
Qualche giorno fa un convegno dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano aveva come titolo l’acronimo Smart, la logistica come Servizio Multicanale Resiliente Tecnologico, «i termini della logistica contemporanea», come spiega Damiano Frosi, Ricercatore dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano.
La logistica è un servizio sempre più avanzato, lontano dalla dimensione della semplice consegna, implica la gestione del customer service e quella dell’ecommerce, canale che cresce ogni anno del 20 per cento. Una tendenza che detta la caratteristica della multicanalità della logistica. L’operatore deve avere tanti punti vicini alle città principali. Il cliente è ormai abituato a non riscontrare disservizi, per questo la logistica deve mantenere la sua resilienza.
«La logistica è come una molla che si sa adattare in base al peso o alla lunghezza dell’oggetto. Non si deve rompere, ma assecondare i picchi di richiesta», commenta Frosi. Una flessibilità favorita anche dagli sviluppi tecnologici: sono in uso gli smart glass, occhiali intelligenti, che, sostituendo il palmare, forniscono le informazioni per inserire le merci nei pallet e non solo.
«Sono innovazioni che diminuiscono l’errore». Molto funzionale anche la loadbuilding, un’applicazione che riesce a misurare in tempo reale i volumi del pallet senza impattare sui processi. L’efficienza è garantita. E ancora la sensoristica nei magazzini, nell’ottica della sicurezza sul lavoro. Internet of things e Industria 4.0 sono gli ingredienti immancabili dei processi, ma ancora in gran parte sconosciuti. «La formazione ha un ruolo determinante anche in questo settore. All’interno dell’Osservatorio riscontriamo il bisogno di condividere le esperienze e di aprirsi, anche rispetto al tema dell’outsourcing. C’è meno diffidenza, più voglia di collaborare», continua Frosi.
Le aziende della meccanica avvertono il tema logistico come centrale, data anche la loro forte vocazione all’export. Di media l’industria manifatturiera meccanica non guarda più al mercato interno ma esporta il 70% di media di quel che produce. «Per esperienza, vediamo che faticano di più le aziende che puntano solo sulle proprie forze. Essere supportati da un operatore italiano o non che conosca il territorio dove si vuole esportare la propria merce, è un passaggio che incide fortemente sull’efficienza logistica. L’approccio graduale è il più sensato», chiude Frosi.