È in fase di conclusione la stesura della seconda Roadmap del Cluster Fabbrica Intelligente (di cui abbiamo parlato qui), aggiornata per cogliere le esigenze del settore manifatturiero in linea con le politiche di ricerca nazionali ed europee (leggere Horizon Europe) e con le strategie di smart specialisation regionali in corso di aggiornamento.
Rosanna Fornasiero
«La Roadmap – spiega Rosanna Fornasiero, ricercatrice del CNR e coordinatrice del gruppo Roadmap del cluster Fabbrica intelligente – serve a definire percorsi di innovazione del sistema manifatturiero italiano partendo dal presupposto che le attività di R&D sono essenziali per accrescere la competitività di un paese.
Si tratta di utilizzare nuove tecnologie e di proporre percorsi che, partendo da quello che oggi è già disponibile e attraverso la programmazione di adeguate attività di ricerca e innovazione, permettano di migliorare i processi di produzione e in generale le aziende e le loro reti di fornitura».
La struttura organizzativa per la redazione della Roadmap è complessa. Nei sette GTTS (gruppi tematici tecnico scientifici) sono infatti coinvolti aziende, organismi di ricerca e altri soci del cluster coordinati in ultima istanza dal comitato tecnico scientifico presieduto da Tullio Tolio.
Nei sette gruppi tematici tecnico-scientifici sono coinvolti aziende, organismi di ricerca e altri soci del cluster coordinati in ultima istanza dal comitato tecnico-scientifico
La Roadmap ha anche visto la collaborazione dei Pathfinder che hanno aiutato l’individuazione degli sviluppi tecnologici per il futuro e dei Lighthouse plant che con i loro progetti di ricerca provano a rispondere alle esigenze del mercato.
«Nel documento che presenteremo a breve abbiamo mappato le reali necessità della manifattura italiana e abbiamo aggiornato le sette linee di intervento, ognuna delle quali si sviluppa in priorità di ricerca e innovazione.
Quattro di queste linee partono da esigenze di mercato (produzione personalizzata, sostenibilità industriale, valorizzazione delle persone nelle fabbriche, alta efficienza), mentre tre sono legate a sviluppi tecnologici sui diversi livelli della fabbrica (processi innovativi, sistemi riconfigurabili e resilienti, piattaforme digitali, AI e cybersecurity).
Le priorità di ricerca delle varie linee di intervento interagiscono tra di loro e richiederanno degli sviluppi congiunti».
Tra gli scopi principali della Roadmap c’è anche quello di supportare Mise e Mur nella definizione di specifiche politiche industriali e azioni a supporto della ricerca, innovazione e nella definizione di politiche di collaborazione bilaterali o multilaterali con altri paesi.
Analizzando nel dettaglio alcune delle tecnologie su cui investire nei prossimi anni nell’ambito dello studio e sviluppo di processi innovativi, sarà necessario concentrarsi su quelle additive, su tecnologie per le microlavorazioni e la lavorazione di smart materials.
È un focus migliorare la digitalizzazione dei processi più consolidati, ma anche l’efficienza, la capacità di lavorare in ambienti critici e la sostenibilità. Un nuovo filone da approfondire è quello dei modelli organizzativi bio-inspired, basati sullo studio di nuove strategie di produzione ispirate alla natura.
Un nuovo filone da approfondire è quello dei modelli organizzativi bio-inspired, basati sullo studio di nuove strategie di produzione ispirate alla natura
Un’altra linea di intervento riguarda soluzioni innovative per la raccolta e la gestione dei big data, dalla sensorizzazione delle macchine alla progettazione di nuovi sensori (come per esesempio di visione, di contatto, di localizzazione) al fine di favorire l’Internet delle Cose ma anche l’Internet delle Azioni in cui l’interazione uomo-macchina valorizzi il ruolo dell’operatore/consumatore e lo metta al centro dei sistemi produttivi.
Questi approcci devono essere studiati anche allo scopo di creare e integrare Digital Twin sempre più efficienti, in grado di favorire interventi predittivi sugli impianti basandosi su modelli e rappresentazioni sempre aggiornate del sistema fisico di riferimento. Lo studio e lo sviluppo di architetture digitali innovative che siano aperte e interoperabili è un’altra condizione importante per la collaborazione nelle reti di produzione.
Serve per supportare le fasi di monitoraggio, controllo e gestione della produzione e dei suoi asset, per la modellazione di nuovi prodotti/servizi e processi produttivi, per l’utilizzo di soluzioni di AI, Big data e adeguati sistemi di cyber security.