Siamo al 46° posto nel mondo in fatto di protezione della proprietà intellettuale, dice l'indice del Property rights alliance, dietro a Bahrein e Giordania. Anche per questo acquisisce rilevanza il lancio del bando Disegni+4 da parte del ministero dello Sviluppo economico (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.283 del 3 dicembre 2019), che mira a sostenere la capacità innovativa e competitiva delle Pmi attraverso la valorizzazione e lo sfruttamento economico dei disegni/modelli sui mercati nazionale e internazionale.
I contenuti del bando
Il progetto, si legge nel bando, deve riguardare la valorizzazione di un disegno/modello singolo o di uno o più disegni/modelli registrati – presso qualsiasi ufficio nazionale o regionale di proprietà intellettuale/industriale – a decorrere dal 1° gennaio 2018.
Le risorse disponibili ammontano complessivamente a 13 milioni di euro, e le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto capitale in misura massima pari all’80% delle spese ammissibili.
Come risulta dai dati Property Rights Alliance, l’Italia in materia di protezione della proprietà intellettuale è ancora un paese debole: spesso i titoli registrati “restano nel cassetto” senza vedere effettivamente la luce, soprattutto per quanto riguarda i disegni/modelli.
Perché restano nel cassetto? Spesso le Pmi non possiedono i fondi necessari per condurre le attività di sviluppo e prototipare le idee tutelate. Risulta quindi davvero difficile per le imprese avviare la produzione.
Le fasi del progetto
Più nello specifico, le agevolazioni sono finalizzate all’acquisto di servizi specialistici esterni. La cosiddetta Fase 1 serve per favorire la messa in produzione di nuovi prodotti correlati a un disegno/modello registrato, consulenza tecnica, consulenza specializzata nell’approccio al mercato e nell’ideazione di layout grafici connessi al disegno/modello. L’importo massimo dell’agevolazione per la Fase 1 è pari a 65mila euro.
La commercializzazione del disegno/modello registrato rientra nella Fase 2. Sono ammissibili le spese sostenute per consulenza tecnico-economica e consulenza legale, con un’agevolazione fino a 10mila euro.
Per accedere alle agevolazioni è possibile prevedere, per lo stesso disegno/modello registrato, una sola fase o entrambe, e potrà essere agevolata una sola domanda per impresa.
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