Impianti bandiera, la nuova proposta del Cluster fabbrica intelligente
Dopo l'esperimento dei primi grandi impianti faro, una soluzione per essere più vicini al mondo delle Pmi
Redazione
Dopo l'esperimento dei primi grandi impianti faro, una soluzione per essere più vicini al mondo delle Pmi
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«Tra le prossime mosse del Cluster fabbrica intelligente, l’aggiunta di altri due impianti faro e la nascita dei nuovi impianti bandiera». È quanto affermato da Luca Manuelli – chief digital officer di Ansaldo Energia e presidente del Cluster fabbrica intelligente – a Innovation post, riguardo le novità proposte al ministero dell'Istruzione nell’ambito del progetto rivolto all’industria manifatturiera.
Enti pubblici e grandi aziende private sono già stati coinvolti nella prima fase del progetto, con il ruolo di guidare le imprese del tessuto produttivo italiano verso una trasformazione tecnologica, innovativa e sostenibile.
I Flagship plant, o impianti bandiera, fanno parte dell’ultima proposta fatta al ministero: più piccoli degli impianti faro, avrebbero l’obiettivo di diventare punto di riferimento per le realtà imprenditoriali di piccole e medie dimensioni.
Gli impianti bandiera avranno l’obiettivo di diventare punto di riferimento per le realtà imprenditoriali di piccole e medie dimensioni
«Gli impianti faro hanno assolto all’impegno di essere dei dimostratori» ha spiegato Manuelli, «ma le Pmi hanno logiche diverse rispetto alle grandi aziende». Secondo Manuelli, per essere più vicini al mondo delle imprese di piccole e medie dimensioni sono quindi necessari «un centinaio di impianti bandiera», di cui trenta o quaranta nei prossimi anni.
«In occasione dell’elaborazione del piano nazionale della Ricerca 2015-20 è stata sviluppata una roadmap di innovazione tecnologica del settore manifatturiero. In questa fase – prosegue Manuelli – abbiamo supportato il Miur in una prima elaborazione della nuova bozza del piano nazionale della Ricerca 2021-27, che dovrà indirizzare tutte le principali aree di sviluppo dell’innovazione tecnologica in allineamento con Horizon Europe».
Il caso di Ansaldo Energia
Il primo Lighthouse project in Italia è stato avviato da Ansaldo Energia nei due siti produttivi di Genova, tramite un piano di investimenti di 14 milioni di euro - finanziato anche dal ministero dello Sviluppo economico e dalla regione Liguria.
Il progetto è stato portato a termine nel 2018 con l'obiettivo di applicare tutte le tecnologie del piano Industria 4.0 ai processi produttivi.
Per realizzare questo risultato sono stati coinvolti tantissimi attori, a cominciare da centri di ricerca e università, la filiera dei fornitori di impianti e attrezzature, e partner tecnologici come Siemens, Sap, Tim e Leonardo.
Avevamo intervistato Luca Manuelli a febbraio 2018 in occasione della presentazione dell'impianto faro a Genova.