Un anno fa l'esondazione dell'Enza costringeva l'azienda a fermare la produzione
12 dic 2018
L'alluvione del 12 dicembre 2017 ha causato numerosi danni in Emilia Romagna. L'esondazione dell'Enza aveva colpito duramente lo stabilimento principale di Immergas a Lentigione di Brescello, con acqua e fango che ne avevano bloccato le linee produttive. A un anno di distanza, il 2018 si sta rivelando un anno record per l'azienda fondata nel 1964: 350.000 caldaie prodotte in dodici mesi, oltre 6 milioni di caldaie vendute nel mondo con i marchi Immergas e Alpha Heating Innovation. L'impegno profuso dai dipendenti durante la fase di emergenza, unito ai massicci investimenti per ritornare velocemente ai massimi livelli di competitività, portano il fatturato verso i 300 milioni di euro.
«Siamo orgogliosi di questi risultati – commenta Alfredo Amadei Presidente Immergas – i giorni dell'emergenza quando le linee produttive erano bloccate da acqua e fango sono stati durissimi, ma hanno lasciato un segno indelebile in tutte le persone, uomini e donne, che ogni giorno, in tutto il mondo, spingono Immergas verso nuove fasi di sviluppo. È stata un'esperienza di grande valore. Tutti insieme abbiamo cancellato, lavorando fianco a fianco per giorni e giorni, i segni dell'alluvione. La ripresa produttiva è stata rapida, meno di un mese, e la realizzazione di un piano investimenti di alto profilo deciso per fare fronte all'alluvione e tornare ai massimi livelli di competitività ha completato il diario di un anno che per Immergas rimarrà storico»
Immergas ha voluto raccogliere circa 150 foto scattate nei giorni più difficili da distribuire ai dipendenti il 12 dicembre 2018 a un anno esatto di distanza dall'alluvione, per raccontare la forza del "fare insieme".
Sui progetti presenti e futuri: «Ora abbiamo di fronte nuove sfide – afferma il presidente Amadei – il nuovo stabilimento in fase di costruzione in Cina, il pieno utilizzo del nuovo centro ricerche e sviluppo di Lentigione inaugurato il 5 ottobre e l'avvio di altri progetti focalizzati sulla necessità di ridurre le emissioni e di migliorare il clima domestico con sistemi innovativi e sempre maggiormente basati sulle energie rinnovabili unite alla integrazione delle tecnologie».
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