Queste applicazioni aumentano la capacità produttiva, l'efficienza e vantaggi economici.
27 set 2017
OptoForce, azienda specializzata nei sensori multiassiali di forza e coppia, ha annunciato di aver sviluppato tre nuove applicazioni per i robot industriali Kuka.
Si tratta di guida della mano, rilevamento di presenza e rilevamento del punto centrale, tre soluzioni che potranno essere utilizzate sia dagli utenti finali sia dai system integrator.
Le applicazioni sono supportate da nuovi video che ne illustrano il funzionamento.
Guida della mano: Grazie a questa applicazione i robot possono muoversi in modo semplice e fluido in una determinata direzione, secondo un percorso prestabilito.
Rilevamento di presenza: Questa applicazione consente di individuare la presenza di un oggetto specifico e di trovarlo anche dopo che è stato spostato.
Rilevamento del punto centrale: Con questa applicazione, i sensori permettono ai robot di trovare il punto centrale di un oggetto attraverso il senso del tatto.
"Le nuove applicazioni di OptoForce pensate per i robot Kuka consentono di fare grandi passi in avanti nell'automazione industriale, per gli utenti finali e per i system integrator", dichiara Ákos Dömötör, CEO di OptoForce.
"I nostri sensori di forza e coppia a 6 assi sono combinati con un hardware altamente funzionale e un pacchetto completo di software che include applicazioni industriali preprogrammate. In sostanza, stiamo aggiungendo il senso del tatto ai bracci robotici Kuka, consentendo a queste macchine di raggiungere abilità simili quelle di una mano umana e aprendo molte nuove possibilità per l'automazione industriale".
Gli utenti finali e i system integrator otterranno due vantaggi fondamentali dall'utilizzo delle nuove applicazioni: nuovi compiti automatizzati nell'industria e l'integrazione più semplice e veloce grazie al pacchetto software.
I fondatori di OptoForce, all'epoca studenti universitari, stavano lavorando insieme su un robot deambulante, affrontando problemi ricorrenti di peso, rigidità e costi relativi ai sensori di forza multiassiali allora disponibili. Per vincere queste sfide svilupparono un prototipo degli attuali sensori che utilizzava gli infrarossi per individuare eventuali deformazioni nella struttura del sensore siliconico.
Questo approccio unico e radicalmente innovativo è alla base delle attuali soluzioni OptoForce e garantisce misurazioni accurate anche con un sovraccarico pari al 200%.
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